domenica 2 settembre 2012

IL 9 SETTEMBRE APRE AD EBOLI IL MUSEUM OF OPERATION AVALANCHE



IL PROSSIMO 9 SETTEMBRE, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DI COMMEMORAZIONE DELLO SBARCO DELLE TRUPPE ALLEATE, APRE AD EBOLI IL MUSEUM 
OF OPERATION AVALANCHE.

 IL SINDACO DI EBOLI MARTINO MELCHIONDA: 
“ SI TRATTA DI UN’INIZIATIVA IMPORTANTISSIMA, DI CUI TUTTI DOBBIAMO ESSERE CONSAPEVOLI. IL MOA RISPONDE AD UN’IDEA MODERNA DI MUSEO, INTESO COME LUOGO DIDATTICO, DI ELABORAZIONE CULTURALE, DI RICERCA E FORMAZIONE”

Venerdì  31 agosto, presso l’aula consiliare del Comune di Eboli, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del “Museum of  Operation Avalanche” - MOA – che verrà inaugurato il prossimo 9 settembre, alle ore 18:00, nelle sale del Complesso Monumentale di Sant’Antonio di Eboli. 

Durante la conferenza stampa sono intervenuti Giuseppe Fresolone, ricercatore di storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno, il presidente della Sophis Marco Botta, il responsabile del settore Cultura del Comune di Eboli Agostino Mastrangelo, il noto storico Angelo Pesce,  Franco Manzione, da tempo cultore di storia locale, e il Sindaco di Eboli Martino Melchionda. 

Nel settembre del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, il litorale salernitano fu protagonista di un evento unico nella storia del Mediterraneo, superato, per importanza, solo dallo Sbarco in Normandia.

Il Comune di Eboli ha dunque deciso di destinare una delle sue strutture più importanti - il Complesso Monumentale di Sant’Antonio - ad ospitare il Museum of Operation Avalanche (MOA), il cui allestimento prevede  armi e cimeli dei quattro eserciti protagonisti, documenti  e immagini dell’epoca, una mostra di fotografie storiche provenienti dall’archivio di Angelo Pesce  ed un sala emozionale con un plastico dinamico ed interattivo, unica nel suo genere nel meridione d’Italia, dove i visitatori potranno rivivere le fasi salienti degli avvenimenti bellici che ebbero come scenario la Piana del Sele.

Grazie alla collaborazione della Sophis e delle altre associazioni coinvolte - a cui è stata affidata la gestione del museo, ospitato nel piano terra del complesso monumentale - il MOA, diventerà un vero e proprio spazio creativo, nel quale si alterneranno nel corso dell’anno attività di grande spessore artistico e culturale, mostre, iniziative di divulgazione, formazione ed itinerari turistici alla scoperta delle vicende storiche che hanno avuto come teatro il territorio campano.
“Dopo l’esperienza  dello scorso anno  – ha dichiarato Giuseppe Fresolone – finalmente dopo settant’anni vede la luce la prima struttura permanente che rievoca uno degli eventi più importanti  della nostra storia: lo sbarco degli alleati. La dimensione e la prospettiva del MOA non è solo quella di un museo locale, ma presenta  tutte le potenzialità per diventare un museo della memoria storica di importanza continentale e, dunque, un grande attrattore culturale e turistico. La sinergia tra privato e amministrazione oggi rappresenta un valido connubio per ottenere importanti risultati”.


Durante la conferenza stampa è intervenuto lo storico Angelo Pesce, esperto di storia contemporanea: “Ringrazio tutti per avermi coinvolto in questa splendida avventura. Visitando questa mattina il museo, dove fervono i preparativi, ho potuto assistere alla realizzazione di un sogno, nato venti anni fa, quando ho iniziato ad occuparmi dell’Operation Avalanche, quando ancora veniva, ingiustamente, trascurata e ridotta a poche righe sui libri di storia. Si tratta di un sogno condiviso dall’Amministrazione Comunale di Eboli, dalla Sophis e dalle tante persone che volontariamente hanno investito le proprie energia. Per quanto mi riguarda, continuerò ad offrire, insieme alle fotografie esposte nel museo, tutto il mio impegno affinché esso diventi un importante punto di riferimento storico”. 

“ Ringrazio il Sindaco di Eboli – interviene Marco Botta - per la grande possibilità offerta a Sophis. Le nostre attività inizieranno già prima dell’inaugurazione del museo. Difatti, il 5 settembre inizia un corso gratuito, al quale ci sono numerose adesioni, volto alla formazione di operatori museali volontari. Insomma, il MOA sarà un contenitore di attività di formazione, didattiche - rivolte soprattutto alle scuole del nostro territorio -  e culturali. Non a caso, l’inaugurazione prevede un importante evento: MOArt, realizzato da Officina 31, a cui rivolgo i miei ringraziamenti.”

 “Nel 2003, - dichiara Franco Manzione – in occasione del sessantesimo anniversario dello sbarco, Angelo Pesce metteva a disposizione i suoi scatti in una mostra. Oggi, a distanza di dieci anni, arriva un museo permanente interamente dedicato ad uno degli eventi più importanti della nostra storia, Si tratta di un traguardo importante”. 

Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda chiude la conferenza stampa e dichiara:  “ Ringrazio tutti i presenti e coloro che stanno spendendo le proprie energie in questo ambizioso progetto. Siamo dinanzi ad un’iniziativa molto importante, e vorrei che tutti ne fossero consapevoli. Un primo importante passo è stato compiuto l’anno scorso, grazie ad un progetto cofinanziato dalla Regione Campania e dai comuni del PASS - Partenariato Ambiente e Sviluppo Sostenibile - di cui Eboli è capofila. Grazie a questo progetto si è potuta svolgere la celebrazione del settembre 2011, e realizzare una importante sala emozionale, cuore del museo.  A distanza di un anno, ci ritroviamo ad inaugurare il MOA, nato dalla sinergia tra Amministrazione, Sophis, studiosi ed associazioni.

Mi preme chiarire che l’Amministrazione non affida, ma, avvalendosi del prezioso aiuto della Sophis, resta pienamente protagonista. Il MOA non è un semplice luogo statico di rappresentazioni visive, esso risponde ad un’idea moderna di museo, inteso come un laboratorio, un luogo didattico, di elaborazione culturale,  di ricerca e di formazione. Un’ultima considerazione. Ho letto, in questi giorni, alcune considerazioni fatte da esponenti politici d’opposizione, relative ad un’estate ebolitana descritta come spenta e priva di iniziative. E’ una descrizione che non risponde assolutamente alla realtà dei fatti. Mi auguro, pertanto, che l’avvio di un progetto così importante, che guarda al futuro, sia vissuto con adeguato orgoglio, soddisfazione e partecipazione. Iniziative come queste vanno sostenute ed incoraggiante, innanzitutto dalla comunità locale.”

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