domenica 21 agosto 2011

EBOLI


La città di Eboli è stata per l’antichità,  il Medioevo e fino agli inizi dell’Età moderna, un importante centro di snodo nei collegamenti e nei commerci fra Campania, Lucania e Calabria. Le prime testimonianze di frequentazione umana risalgono alla Preistoria, ma è in epoca romana che  Eboli diventa Eburum, un fiorente centro artigianale e commerciale, oltre che Municipium.
Le informazioni sul passato della città si trovano oggi nel  Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele, che copre un territorio ed un arco cronologico che va dal 3500 a.C. fino all'età imperiale romana. Eboli non è solo archeologia ma anche espressione di uno dei luoghi della storia italiana, essendo citata nelle cronache dell'Unità d'Italia, poiché ospitò Garibaldi alla vigilia della sua entrata a Napoli. Il centro ebolitano è anche protagonista della letteratura italiana, in quanto citato nel titolo del libro di Carlo Levi, “Cristo si è fermato ad Eboli”. La cittadina fu fortemente interessata dagli scontri tra americani e tedeschi, dato che i rpimi si rifugiarono presso il tabacchificio di Fiocche. Il 75 % dell’abitato fu distrutto dai bombardamenti tanto che il 4 agosto –giorno del più grave tra gli scontri- rimane un data simbolo nell’immaginario collettivo della comunità ebolitana.

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